martedì 9 maggio 2017

L'importanza dell'amicizia quando si vive all'estero

Gli amici all'estero: un capitolo della mia vita che ho già affrontato nel mio blog, forse in uno dei miei primi post.


Un argomento importantissimo nelle vicende di una mamma ex-pat come me e, come molte altre sparse nel mondo.



Un punto fermo imprescindibile, del quale non si può fare assolutamente a meno, a mio avviso.

Qualcosa di VITALE, mi verrebbe da dire.



Ricordo ancora, i primi mesi della mia vita trascorsa in Svizzera: i miei caffè erano accompagnati da un quotidiano italiano, letteralmente "spalmato", sopra il tavolino di turno del bar prescelto.
Ero li, il mio caffè semi annacquato, il messaggero (nemmeno romano, bensì milanese) ed io, che a tentoni, cercavo di adattarmi alla mia nuova vita estera.

Poi, non per caso, è arrivata la mia prima amica, poi un altra e un altra ancora... e cosi via, piano piano, un gruppetto di fedeli e onnipresenti amiche, si è andato costituendo e ancorando, alla mia di vita.



Anche a Roma avevo, ed ho tutt'ora, moltissimi amici, d'altronde è la mia città natale, non potrebbe essere diversamente. 




Ma allora, pur essendo consapevole, di quanto fossero per me importanti tali amicizie, non mi rendevo quanta importanza potessero avere, in assenza della PROPRIA ZONA DI CONFORT, quella dove si è nati, cresciuti e pasciuti, quella dove "nulla potrebbe accaderti" senza che un familiare o il vicino della porta accanto non corra in tuo soccorso e poi, tutto ad un tratto, un taglio definitivo ti ha portato lontano da tutto ciò!!

Oggi, dopo 4 anni, non potrei più fare a meno delle mie amicizie qui in Svizzera, perché è anche grazie a loro, che sono riuscita a dare un equilibrio maggiore alla mia vita e a quella della mia famiglia.
Dunque il detto: "Chi trova un amico, trova un tesoro", è proprio vero?
DIREI DI SI, senza ombra di dubbio!!!

Mammastranger (Valentina)

2 commenti:

  1. Cara Valentina, mi sono concentrato attentamente al tuo post, qui ce tutto quello che io ho vissuto nella mia vita, all'età di 25 anni arrivai a Zurigo, per te ti sarà stato facile perché parlavate la stessa lingua, io qui invece mi sono voluti anni prima che la parlassi bene, ecco mi sono accadute le cose che tu ai raccontato, sono passati molto anni e ho ancora i stessi amici, il tempo è volato. Ciao e buona giornata con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho sempre pensato, caro Tomaso, che esistano delle affinità elettive tra gli expat sparsi nel mondo. Come dire in molti hanno lo stesso tipo di problematiche o necessita e quella di aver amici credo sia una tra le più importanti per potersi integrare!!!

      Un caro saluto e grazie come sempre per il tuo prezioso contributo!!!

      Elimina